Mappa della Papaguería
Mappa di google delle missioni di Padre Kino: https://www.google.com/maps/d/viewer?mid=zvxlpf_p4TL4.k30SzNtDUCZY&hl=en_US
Mission La Puríssima Concepcion de Nuestra Señora de Caborca
Ingannevolmente pacifica, Caborca si erge lungo gli argini del Río Conception nel cuore di una stupefacente e fertile pianura nel Gran Deserto ovest di Sonora. Lo stesso Padre Kino fu impressionato dalle sue potenzialità ed incominciò a costruirvi una missione nel 1693.
La chiesa attuale venne costruita tra il 1803 ed il 1809. Essa mostra parecchie similitudini con San Xavier del Bac. A nord della chiesa si ergeva un convento, ma le terribili inondazioni all’inizio del 20° secolo si riversarono sulla costruzione ed erosero tra l’altro la sacrestia ed il retro del santuario. Il governo messicano da allora ha restaurato la chiesa e l’ha dichiarata monumento nazionale.
Una nuova piazza è stata creata davanti alla chiesa nel 1967. La piccola arcata che serve come entrata principale alla piazza venne costruita con le pietre della facciata di un’antica cappella della città di Batuc che venne inondata dalle acque della diga El Novillo sul Río Yaqui. Nel 1997 la piazza è stata ampliata notevolmente.
Missione di Nuestra Senora del Pilar y Santiago de Cocospera
Nessun’altra chiesa in Sonora settentrionale ha mantenuto lo stesso grado di fascino creato dalle solitarie rovine di Cocóspera. Situata sopra uno scosceso dirupo, sopra la pittoresca valle di Cocóspera, questa missione ha testimoniato la crescita e la caduta dell’impero.
La chiesa originale era la gemella della vicina missione di Remedios.
La facciata della chiesa di Kino era fiancheggiata da torri di difesa ampie e quadrate che più tardi formarono la base per due torri campanarie gemelle. Le finestre e le porte erano costruite con stipiti ed architravi con superfici piatte strombate e con aperture di legno a griglia. Le pareti interne erano rivestite con gesso bianco sottile decorate con dipinti in ocra rossa.
Quando i Francescani rinnovarono la missione nel tardo 18° secolo essi allinearono la struttura di adobe con mattoni cotti, alzarono solidi contrafforti di pietra al di fuori della navata ed eressero una nuova facciata di mattoni decorata a stucco. L’interno della chiesa venne ricoperto con mattoni e gessato abbondantemente per permettere un’esuberanza di altorilievi in gesso che incorporavano varietà di festoni, urne e pettini a conchiglia.
Le rovine della missione di Cocóspera sono oggi facilmente raggiungibili prendendo la strada da Imuris a Cananea. Il luogo è situato sul lato nord – ovest della strada. Forse è troppo accessibile perché è stato continuamente saccheggiato da scriteriati cacciatori di tesori i cui picconi e badili hanno quasi distrutto questo monumento all’uomo e a Dio sulla frontiera del deserto.
Missione di Santa Maria Magdalena (de Kino)
Missione di San Antonio de Oquitoa
Missione di San Diego de Pitiquito
Missione di San Ignacio de Caburica
San Ignacio de Caburica, situata a sei miglia da Magdalena de Kino, risalendo il corso del fiume si adagia placidamente presso alcune basse colline intorno alle quali il fiume, proveniente da Imuris, vira il suo corso. San Ignacio è una delle autentiche delizie delle missioni di frontiera di Sonora.
Il luogo della missione venne scelto da Padre Kino nel 1687 poiché Caburica era una popolosa azienda agricola indiana. Una piccola serie di cappelle servirono come “visita” o come edifici provvisori fino al 1693 quando arrivò Padre Augustin de Campos per trasformare Caburica in “cabecera”.
La sua nuova chiesa venne data alle fiamme durante l’insurrezione Pima del 1695, ma fu presto ricostruita. Per quarantatré anni, uno dei più lunghi periodi di servizio missionario mai registrati in Alta Pimería, San Ignacio servì come quartiere generale per Padre Campos.
La longevità e l’ingegno missionario di Campos fecero di San Ignacio un terreno di esercitazione per i nuovi Gesuiti che giungevano alle missioni della Pimería. Naturalmente la presenza di Campos alla missione, a causa della sua notevole conoscenza dei vari dialetti Pima, fece divenire San Ignacio una scuola di lingue nonché terreno di prova per coloro che sarebbero stati assegnati a chiese più lontane.
Quando nel 1779 l’intera frontiera nord fu raccolta nella Diocesi di Sonora, San Ignacio cadde nell’oblio. Oggi il pueblo è un gioiello di tranquillità.
Missione di San Xavier del Bac
Le fondamenta della grande missione di San Xavier del Bac furono gettate nel 1700 da Padre Eusebio Kino. Qualche anno prima egli era rimasto impressionato da questo che sembrava il più grande villaggio Pima lungo il Santa Cruz, ma anche dopo che la missione venne terminata essa rimase vacante fino alla prime decadi del 18° secolo.
La grande struttura di adobe costruita da Espinosa fu la stessa utilizzata dai Francescani quando ne presero possesso nel 1768 dopo il forzato esilio dei Gesuiti. Servì inoltre da quartiere generale a Fra’ Francisco Hermenegildo Garcés fino a quando fu trasferito a Tucson per essere più prossimo al presidio appena costruito.
Oggi la missione di San Xavier del Bac è uno dei tesori dell’arte coloniale d’America. La sua architettura barocca è uno splendore della civiltà europea che per prima giunse alla frontiera deserta di Sonora e dell’Arizona. Circondata da campi di grano e cotone e dagli insediamenti di adobe dei Papago è una pagina del passato che è stata dimenticata tra il traffico delle autostrade e lo sperperio di città affollate.
Missione di San Pedro y San Pablo, Tubutama
Missione di San Cayetano de Tumacacori
Il passato di Tumacacori è abbastanza contraddittorio. Tutte le mappe di Padre Kino indicano un villaggio indiano di Tumacacori sull’argine orientale del fiume Santa Cruz. La località era certamente il luogo ideale per l’attraversamento del fiume poiché le sue acque avevano la possibilità di allargarsi. Da Tumacacori il sentiero attraversava il fiume verso ovest e continuava a scendere fino a San Xavier del Bac. Durante tutta l’epoca gesuita non c’era niente altro che una piccola cappella ai lati del sentiero e la sua importanza variava con i cambiamenti della popolazione indiana. Sembra che a causa delle ricorrenti incursioni degli Apache, i Sobaipuri si ritirassero dalla valle del fiume San Pedro per rifugiarsi in queste missioni sotto la protezione degli Spagnoli.
Dato che la missione attuale porta un nuovo nome, San Josè de Tumacacori, è molto probabile che la chiesa sia stata eretta in un altro luogo, in qualche modo diverso da quello scelto da Padre Kino. L’attuale missione venne eretta nel 1773 e ricostruita in epoche differenti. La costruzione di una chiesa più grande venne avviata nell’anno d’inizio della Guerra di Indipendenza Messicana ma venne interrotta nel 1822 a causa della mancanza di fondi dai forzieri reali. Comunque la chiesa è rimasta in uso fino a che negli anni successivi al 1840 la secolarizzazione divenne effettiva.
Tumacacori è ora la sede del Tumacácori National Historical Park. All’inizio, nel 1908, quando venne affidato al controllo del Servizio Nazionale Parchi, divenne Monumento Nazionale; poi nel 1990, per atto del Congresso, acquistò a tutti gli effetti lo status di Parco Nazionale.